Lezioni di cittadinanza europea - Anno Scolastico 2021-2022

Il progetto seguito dalle classi 5aA, 5aB e 5aG, si inserisce all’interno di un percorso sui temi dell'antimafia sociale, che parte dalla conoscenza del fenomeno mafioso, dalle sue origini, alle principali stragi di mafia alle conseguenze a livello economico e sociale per poi ampliarsi al tema dell’inclusione e della gestione dei flussi migratori nel nostro Paese. Il percorso, fatto di lezioni e approfondimenti, è culminato nella visita d’istruzione a Palermo, terra di mafia e di antimafia, terra da sempre d’approdo e connubio di diverse culture, ciascuna delle quali ha favorito quella propensione all’integrazione che fa di quella terra una terra di accoglienza, troppo spesso lasciata sola a combattere e gestire fenomeni importanti per i quali è necessaria una risposta corale. Attraverso la visita a luoghi d’accoglienza e a incontri sul tema, il percorso ha inteso fornire spunti di riflessione anche sul ruolo delle istituzioni comunitarie rispetto ai temi della gestione dei migranti e della lotta alla mafia. 

Come prodotto finale, la classe ha realizzato una presentazione multimediale relativa al percorso svolto.  

Il percorso ha ottenuto un finanziamento pari al 30% dei costi sostenuti grazie alla partecipazione al bando regionale dell’Assemblea Legislativa dell’Emilia-Romagna “Viaggi attraverso l’Europa”.

Progetto legalità 2018-19

“IL CORPO, LA PENNA, LA PAROLA: STRUMENTI DI MEMORIA & LEGALITA’”

Classi 5ª A ottico - 5ª I odontotecnico - 5ª G servizi sociali - 4ª G servizi sociali

Le classi 5ª A ottico - 5ª I odontotecnico - 5ª G servizi sociali - 4ª G servizi sociali hanno seguito, nel corso dell’anno scolastico, un percorso di Cittadinanza e Costituzione dal titolo “Il corpo, la penna, la parola: strumenti di memoria & legalità”, con la finalità di promuovere la consapevolezza che la cultura mafiosa avvelena la nostra democrazia.

Gli obiettivi del percorso sono stati i seguenti:

  • promuovere il protagonismo civico degli studenti;
  • stimolare l’utilizzo dei diversi linguaggi espressivi;
  • “smascherare” i falsi miti di “onore e rispetto” dei codici mafiosi;
  • creare processi di “dialogo” fra discipline;
  • utilizzare le potenzialità della testimonianza per cercare “chiavi di lettura”;
  • valorizzare le storie di uomini e donne che contrastano le mafie  

 

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